L’unico orologio con i simboli della Sicilia raffiguranti le teste di moro siciliane – Malafemmina orologi donna

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 L’unico orologio per donna siciliano raffiguranti le teste di moro. 

 Non è un segreto che la testa di una donna moresca è stata usata come emblema dalle famiglie siciliane per secoli. Oggi, si trova anche in dipinti e sculture in giro per la Sicilia. Ma cosa significa? Qual è la storia dietro questo simbolo onnipresente?
In questo articolo esploreremo alcune delle diverse teorie sul perché la testa di una donna moresca è usata come simbolo in Sicilia.

Malafemmina orologi donna crea l’orologio siciliano per donna I Mori e lo presenta come un gioiello-orologio unico ed esclusivo, elegante, da portare al polso.

ll significato della testa della donna moresca come emblema

Ci sono molte teorie sul perché la testa di donna moresca sia stata usata come emblema in Sicilia per secoli. In questo articolo, esploreremo alcune delle diverse teorie sul perché la testa di donna moresca è usata come simbolo in Sicilia.

Alcuni studiosi credono che sia a causa delle donne siciliane che furono prese dai pirati arabi durante le incursioni nelle città e nei villaggi costieri durante il 1100 (più avanti su questo).

Altri esperti suggeriscono che sia a causa dei Mori che conquistarono la Sicilia nel IX secolo. Altri ancora pensano che possa essere un riferimento alle schiave che venivano prese dal Nord Africa dai commercianti durante l’antico periodo romano.

Malafemmina orologi presenta il suo esclusivo orologio-gioiello con questo simbolo. Questa azienda siciliana di orologi e di design lo ha creato nella sua prima collezione ispirata alla splendida “Taormina” una collezione unica di orologi, alle sue splendide maioliche e alla splendida cittadina di Taormina con l’orologio quadro “Isola Bella”.

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La storia della testa della donna moresca come simbolo

Ci sono molte teorie diverse sulla storia dietro la testa della donna mora. Una teoria è che rappresenti le donne “Moor” (o musulmane) che furono prese come schiave dopo la conquista della Sicilia dall’emiro Ruggero nel 1061.

È anche possibile che questo simbolizzi lo sfruttamento sessuale e la successiva stigmatizzazione delle donne musulmane in Sicilia durante quel periodo.

Un’altra teoria popolare ha a che fare con una frase che è comunemente usata nel dialetto siciliano: “Mannara e mbruca”, che significa “merce viziata”. Questa frase si riferisce ad una ragazza vergine non sposata, e si può ipotizzare che questa testa rappresenti una tale donna.

 

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La leggenda della Testa di Moro

Come abbiamo anticipato, esiste un’interessante leggenda, che spiega anche perché si regalano le teste di Moro. Si tratta di un racconto che ci porta indietro, intorno all’anno 1100. Era il periodo della dominazione dei Mori in Sicilia.

Nel quartiere Kalsa di Palermo, proprio a due passi dal mare, viveva “una bellissima fanciulla dalla pelle rosea paragonabile ai fiori di pesco al culmine della fioritura e un bel paio di occhi che sembravano rispecchiare il bellissimo golfo di Palermo“. La Kalsa vanta una invidiabile posizione, proprio nei pressi del lungomare del Foro Italico. Ma torniamo al nostro racconto.

La ragazza era quasi sempre in casa e trascorreva le sue giornate occupandosi delle piante del suo balcone. Un giorno si trovò a passare da quelle parti un giovane Moro che, non appena la vide, subito se ne invaghì e decise di averla a tutti i costi. Quindi senza indugio entrò in casa della ragazza e le dichiarò immediatamente il suo amore.

La fanciulla, colpita da tanto ardore, ricambiò l’amore del giovane Moro, ma ben presto la sua felicità. Come spesso accade nelle leggende di questo tipo, infatti, il colpo di scena è sempre dietro l’angolo.

Quella felicità improvvisa, svanì altrettanto improvvisamente. La giovane, infatti, venne presto a conoscenza del fatto che il suo amato l’avrebbe presto lasciata per ritornare in Oriente, dove l’attendeva una moglie con due figli.

Fu così che attese la notte e, non appena il Moro si addormentò, lo uccise e poi gli tagliò la testa. Proprio così: architettò e consumò una vendetta in ogni dettaglio. La testa, dunque, divenne un vaso, in cui piantò del basilico. Per completare l’opera, lo mise in bella mostra fuori nel balcone.

Il Moro, in questo modo, non potendo più andar via sarebbe rimasto per sempre con lei. Intanto il basilico crebbe rigoglioso e destò l’invidia di tutti gli abitanti del quartiere che, per non essere da meno, si fecero costruire appositamente dei vasi di terracotta a forma di Testa di Moro.

Così, nei balconi di Sicilia, si diffuse l’usanza di utilizzare i celebri vasi a forma di testa. Oggi le teste di Moro moderne si utilizzano anche negli interni, come veri e propri complementi d’arredo.

Qual è il significato degli orologi Malafemmina?

Malafemmina orologi ha anche una visione diversa di come dovrebbe essere un orologio – gioiello, cioè più femminile e unico. Il quadrante delle casse interamente disegnato a mano lo rende di grande valore, quel valore aggiunto che realizzo nei miei orologi e nei miei progetti.

 

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